Storia
Alcuni reperti di ossidiana fanno presupporre l’esistenza di
insediamenti preistorici, ma come dimostrano i pochi resti
venuti alla luce, Santo Stefano fu abitata stabilmente solo
a partire dall’epoca romana e nel corso dei secoli all’isola
furono attribuiti diversi nomi tra i quali Partenope,
Palmosa, Dommo Stephane e Borca. Durante il periodo della
dominazione borbonica, Ferdinando IV fece costruire il
carcere dalla pianta circolare costituito da 99 celle dove
fu detenuto tra gli altri l’anarchico Gaetano Bresci durante
il Risorgimento. Nel 1860, in seguito ad una rivolta dei
detenuti che si ribellarono prendendo il potere, vi fu
istituita la Repubblica di Santo Stefano che durò fino al
gennaio dell'anno seguente (vedi approfondimento). Nel
periodo fascista il carcere fu utilizzato come confino per
gli oppositori del regime e vi furono detenuti l'ex
Presidente della Repubblica Sandro Pertini, Giorgio
Amendola, Altiero Spinelli e Ernesto Rossi. A questi ultimi
due si deve la redazione del così detto Manifesto di
Ventotene ("per un'Europa libera e unita. Progetto d'un
manifesto") del 1941 che costituì negli anni successivi un
riferimento importante per il processo di formazione
dell’unione dei paesi europei (vedi approfondimento). |