Il Manifesto di Ventotene

"Per un'Europa libera e unita. Progetto d'un manifesto"  è stato redatto da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi durante la loro prigionia sull’isola di Santo Stefano nel periodo di confino negli anni '40. Originariamente articolato in 4 capitoli, il Manifesto fu poi diffuso clandestinamente ciclostilato e infine pubblicato, sempre in clandestinità, da Eugenio Colorni nel 1944 in 3 capitoli: “La crisi della civiltà moderna”, “Compiti del dopoguerra. L'unità europea” e “Compiti del dopoguerra. La riforma della società”. Il Manifesto propugna ideali di unificazione dell'Europa in senso federale fondandosi sui concetti di pace e libertà. Il valore del Manifesto di Ventotene risiede nel fatto che gli estensori del Manifesto si resero conto che era necessario creare una forza politica esterna ai partiti tradizionali, inevitabilmente legati alla lotta politica nazionale, e quindi incapaci di rispondere efficacemente alle sfide della crescente internazionalizzazione. Questa forza politica nacque poco tempo dopo: il Movimento Federalista Europeo. Non era facile in quegli anni cogliere l'importanza di questa nuova impostazione e vi fu chi, come Sandro Pertini ritirò la firma dal documento su istigazione del suo partito. L'edizione del 1944 del Manifesto curata da Colorni prese il titolo di "Problemi della Federazione Europea" e reca le iniziali, appunto, A.S. e E.R. Il volume fu stampato dalla Società anonima poligrafica italiana e stampato dalle Edizioni del Movimento italiano per la Federazione europea. Al testo furono aggiunti due saggi di Altiero Spinelli: "Gli Stati uniti d'Europa e le varie tendenze politiche" della seconda metà del 1942 e "Politica marxista e politica federalista" del 1942-1943.

 

(c) 02/08 - Indicizzazione e Ottimizzazione by Piramedia.it - Tutti i diritti Riservati - P.Iva 0182820038